Semaforo verde dal 1 gennaio 2023 per la Nuova Sabatini Green che finanzia anche il fotovoltaico, sebbene con alcuni paletti. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto contenente le disposizioni attuative della nuova misura introdotta dalla legge di Bilancio 2020, la “Nuova Sabatini green“, che si affiancherà ai contributi in vigore per i beni strumentali Industria 4.0 e ordinari.
La misura Nuova Sabatini Green è un’agevolazione a favore delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per le spese sostenute per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature in grado di ridurre l’impatto ambientale dell’azienda (es. impianti fotovoltaici), nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Dal 1 gennaio 2023 la “Nuova Sabatini” è estesa agli investimenti per la transizione ecologica ( “Nuova Sabatini Green” con contributo maggiorato analogo a quello per investimenti in Transizione 4.0), dopo che in passato era già stata potenziata con un contributo delle imprese del Sud.Il MISE ha definito le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per la concessione e l’erogazione dei contributi previsti dalla Nuova Sabatini green. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, tranne i settori finanziari e assicurativi.Per le imprese che faranno domanda di agevolazione per la realizzazione di investimenti green, il legale rappresentante dovrà dichiarare in sede di richiesta di erogazione il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo rilasciata o convalidata da un organismo indipendente accreditato. Oppure, dovrà dichiarare che i beni rientranti negli investimenti green sono corredati da una delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo oda un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori o distributori dei beni.
Per quanto riguarda il finanziamento del fotovoltaico questo è previsto solo parte di un progetto più ampio di investimenti: la Nuova Sabatini Green stabilisce che l’acquisto finanziato di un impianto per produrre energia da fonti rinnovabili (ad esempio un impianto fotovoltaico, di cogenerazione,ecc.), sia ammissibile esclusivamente per le imprese che svolgono attività di produzione di energia elettrica con codice Ateco 35.11 e per quelle che svolgono attività agricola (art.2135 c.c). Per tutte le altre imprese, che svolgono attività diverse dalle predette, l’acquisto di un impianto di produzione energetica (per esempio, impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o micro-generatori), per essere ammissibile, deve far parte di un più ampio programma di investimento che deve essere organico e funzionale nonché coerente con l’attività svolta e riconducibile a una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti UE applicabili per settore.Alcuni chiarimenti sono disponibili nelle FAQ del MISE cliccando qui.
Il finanziamento è concesso alle PMI per una durata di massimo cinque anni e per un importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro che deve essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili dalla misura.Per ottenerlo le imprese presentano alla banca/intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo stanziato dalla Nuova sabatini green, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dall’impresa e, successivamente, trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo. Entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta, il Ministero comunica al soggetto finanziatore la disponibilità, parziale o totale, delle risorse stanziate attraverso la Nuova Sabatini green.È possibile scaricare le modalità operative per presentare domanda, la modulistica, le schede tecniche e l’elenco delle banche aderenti collegati al sito del MISE cliccando qui.
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