23 Jan
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Arriva un bonus interessante per chi è alla ricerca di una nuova casa. Con il bonus case green, nel 2023 comprare un immobile sarà meno costoso… Ma solo per chi decide di scegliere il “green”: vediamo insieme di cosa si tratta.

 

È stata approvata la Legge di Bilancio 2023 che, tra le tantissime misure, prevede anche degli incentivi per favorire il mercato immobiliare dopo la brusca frenata dovuta alla pandemia da Covid 19. Si è parlato di Superbonus, di bonus sicurezza, mobili, barriere architettoniche e prima casa: a questi si aggiunge anche il bonus case green. Ma di cosa si tratta? Come funziona? Chi può richiederlo? Scopriamo insieme quello che c’è da sapere su questa agevolazione.

Cos’è il bonus casa green

Il bonus case green per il 2023 è una misura prevista dalla Legge di Bilancio approvata in Parlamento. Consiste in una detrazione dell’imposta lorda Irpef del 50% dell’Iva sull’acquisto di un immobile. L’unica discriminante? Proprio il fattore “green”: il bonus è dedicato solo alle abitazioni con minor impatto ambientale, ovvero quelle di classe energetica A e B. Questo bonus ha una triplice utilità:

  • Favorire il mercato immobiliare;
  • Aiutare gli italiani alla ricerca di una nuova casa;
  • Ridurre l’impatto ambientale.

A chi è rivolto e come funziona

Il bonus è rivolto a tutti i cittadini che concludono la compravendita di una casa efficiente nell’arco temporale che va dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Purtroppo, la misura non è retroattiva: non sarà possibile detrarre le somme anticipate nel corso del 2022, nemmeno quelle a titolo di acconto. Trattandosi di una detrazione Irpef, sarà necessario conservare tutti i documenti, le fatture e le ricevute relativi alle transazioni per l’acquisto dell’immobile, e integrarli alla dichiarazione dei redditi 2024 mediante l’F24.


L’agevolazione fiscale viene ripartita in 10 quote a partire dall’anno in cui sono state sostenute le spese e nei 9 periodi d’imposta successivi. Ai cittadini interessati all’acquisto di una casa green di classe energetica A o B, viene lasciata la possibilità di scegliere se rivolgersi direttamente alle imprese costruttrici oppure agli Oicr, ovvero gli Organismi di investimento collettivo del risparmio. 


Il fondo per il bonus casa green

Quella del bonus case green non è un’assoluta novità, ma l’aggiornamento di una misura che non si vedeva da 6 anni. È stato introdotto per la prima volta nel 2015 e prorogato a tutto il 2017. Complice la crisi del mercato immobiliare dovuto alla pandemia e il rincaro dei prezzi – e dei tassi d’interesse sui mutui – il Governo ha deciso di riprendere in mano e attualizzare questa misura con un fondo di circa 30 milioni di euro

La classe energetica: cosa sono A e B

Gli immobili che rientrano nella detrazione Irpef dell’Iva al 50% sono quelli definiti “green”, ovvero contraddistinti da un minor consumo di energia annuo rispetto agli altri. Parliamo di:

  • Classe energetica A: consumo annuo inferiore ai 30 kilowattora per metro quadrato;
  • Classe energetica B: consumo annuo tra i 31 e i 50 kilowattora per metro quadrato.

Queste due classi energetiche sono le più alte, ovvero quelle con il miglior valore in materia di efficientamento energetico. A seconda delle valutazioni effettuate da un perito, un immobile può essere di una classe energetica che va dalla A (la quale si suddivide in vari sottogruppi, quali A1, A2, A3 e A4, dove quest’ultimo gruppo registra il minor consumo possibile al giorno d’oggi) alla G.


Solitamente queste case “green” sono costruite con diverse caratteristiche che le rendono a basso impatto ambientale. Sono dotate, per esempio, di:

  • Cappotto termico;
  • Fonti energetiche rinnovabili autonome;
  • Pannelli isolanti;
  • Materiali che trattengono il calore d’inverno e il fresco d’estate;
  • Infissi moderni in grado di trattenere la temperatura interna;
  • Sistemi di riscaldamento ecologici.
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