Bonus Edilizi


Alcune delle agevolazioni disponibili per le varie tipologie di lavori che si possono effettuare sulla propria abitazione sono state confermate per il 2023, mentre altre non saranno più disponibili con la fine dell’anno in corso. Vediamo insieme quali bonus ci saranno nel 2023 e quali non. 

Bonus casa: quali ci saranno nel 2023

Ad essere prorogati anche per il prossimo anno sono le seguenti agevolazioni:

  • bonus ristrutturazioni edilizie (detrazione 50%), introdotto con l’obiettivo di supportare la ristrutturazione degli edifici rispettando determinati canoni;
  • ecobonus (detrazione fino al 65%), per tutti i lavori di efficientamento energetico degli edifici;
  • bonus mobili e grandi elettrodomestici (detrazione 50%), serve a sostenere le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di ultima generazione e a basso impatto ambientale ;
  • sismabonus (detrazione 75% ecc.) per il miglioramento di due classi sismiche dell’edificio;
  • bonus verde (detrazione 36%), per la sistemazione dei giardini.

Il bonus facciate è stato confermato per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 e la legge di bilancio 2022 ne ha ridotto la percentuale di detrazione dal 90% al 60%.

Superbonus: come cambia nel 2023

Tra i bonus prorogati anche per il prossimo anno troviamo il Superbonus, la cui aliquota di detrazione passa al 90% per i condomini, a meno che i cantieri non siano già avviati e sia stata presentata una Cila prima del 18 novembre di quest’anno. Inoltre, la misura resta solo per la prima casa e con un reddito del proprietario non superiore al 15.000 euro (valore che aumenta in base al numero di persone del nucleo familiare).

Il bonus resta al 110% fino al 31 marzo 2023 per le case indipendenti per le quali siano stati completati il 30% degli interventi entro il 30 settembre scorso.

Il bonus facciate è stato confermato fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 e la legge di bilancio 2022 ne ha ridotto la percentuale di detrazione dal 90% al 60%.


Quali bonus proseguiranno fino al 2024

Il Bonus mobili prosegue, ma il limite massimo di spesa passa da 10.000 a 5.000 euro, per l’acquisto di grandi elettrodomestici ad alta efficienza o mobili destinati ad arredare immobili oggetto di ristrutturazione.

Anche il Sismabonus resterà valido fino al 31 dicembre 2024 con limite di spesa pari a 96.000 euro. La detrazione parte dal 50%, ma può arrivare fino all’80-85% in caso del salto di due classi di rischio per villette o per condomini.

Ricordiamo che il sismabonus va a braccetto con il Superbonus ed Ecobonus se ilavori vengono seguiti in concomitanza con interventi di efficientamento energetico.

Il Bonus ristrutturazioni con detrazione fino al 50% ed un limite di spesa di 96.000 resterà valido per gli interventi su edifici esistenti che comportino manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, e quindi dagli interventi di semplice tinteggiatura fino a opere di demolizione e ricostruzione.

Anche l’Ecobonus per la riqualificazione energetica resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024. La detrazione per passare ad una classe energetica superiore da dividere in 10 quote annuali, parte dal 50% e vale anche per l’acquisto e l’installazione di caldaie a biomassa o a condensazione, la posa in opera di infissi, schermature solari. Si sale ad una detrazione del 65% in caso di riqualificazioni globali dell’edificio, con l’installazione di generatori a condensazione, pompe di calore, microgeneratori, collettori solari, coibentazione dell’involucro e sistemi di building automation. Se i lavori vengono eseguiti sulle parti comuni dei condomini coibentando almeno il 25% della superficie disperdente dell’involucro si ha diritto ad una detrazione del 70-75%. Aggiungendo interventi per la riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi l’aliquota sale fino all‘85%.

Prosegue la sua corsa anche il Bonus restauro con detrazione al 50% per interventi legati ad edifici di interesse storico e artistico. Via libera anche per il bonus verde al 36% con ammontare massimo di 5.000 euro per sistemare le aree verdi, inserire impianti di irrigazione o realizzare giardini pensili. Valido per tutto il 2023 anche il bonus acqua potabile, una detrazione pari al 50% del costo dell’intervento con un massimo di 1.000 euro a persona. Rientrano nella detrazione l’installazione di soluzioni per migliorare la qualità dell’acqua erogata, i sistemi di filtraggio, la mineralizzazione dell’acqua. Tutte soluzioni volte alla riduzione del consumo di bottiglie di plastica.